Nicolaus Village Porto Kaleo in Calabria

La visita al parco archeologico rappresenta una specie di viaggio nella storia. Grazie al parco archeologico si può indagare sulle origini e la storia della Calabria, dell'antica Magna Grecia e arrivare fino agli antichi romani. 

Il parco è dotato di un laboratorio, durante la visita gli ospiti sono accompagnati da una guida esperta che li aiuterà a comprendere il lavoro svolto all'interno del museo: verranno spiegate le fasi del restauro di alcuni oggetti, e come il museo sia un luogo di cura e rifacimento degli oggetti del passato e luogo di apprendimento e approfondimento della storia.

La visita del museo potrebbe essere una esperienza indimenticabile stimolante la curiosità e l'interesse degli ospiti, specie quelli più giovani, verso gli argomenti della storia, del restauro e dell'archeologia.

Nel primo pomeriggio la gita continua con una interessante escursione nella cittadina di Squillace Superiore, in posizione dominante sul mare, domina sul golfo che da essa prende il nome, lungo la costa ionica, nel punto in cui Ulisse avrebbe sbarcato e fondato la cittadina, o dove l'avrebbe fondata, secondo altri studiosi, l'ateniese Menesteo, reduce della guerra di Troia.

Il borgo antico di Squillace Superiore è molto caratteristico: le abitazioni, un dedalo di viuzze, le piccole salite e discese, le botteghe degli artigiani della lavorazione delle ceramiche e dell'oro.

L'acquario di Capo Rizzuto conta al suo interno ben 22 vasche la cui capienza raggiunge i 20.000 litri circa; qui è stata ricreata una piccola oasi naturale protetta, un habitat marino naturale riprodotto nei minimi dettagli della flora e della fauna, nel rispetto della biologia dell'ecosistema. 

Subito dopo aver visitato l'acquario, gli ospiti potranno partecipare ad un laboratorio istruttivo su biologia ed ecologia del mare; poi si accede alla sala multimediale dove sullo schermo gigante vengono proposti dei documentari sul mare e sulla vita dell'acquario; in fine la vasca tattile, ovvero una specie di piscina in cui si possono toccare direttamente con la mano alcuni piccoli abitanti del mare.

A questo punto si pranza al sacco e ci si riposa per poi partire in direzione di Le Castella, una piccola località rinomata turisticamente e frazione del comune di Isola di Capo Rizzuto. A Le Castella oltre alle bellissime spiagge sabbiose, forse tra le più interessanti paesaggisticamente del versante jonico calabrese, si trova una fortezza di origine aragonese, edificata su un isolotto dirimpetto alla terraferma, da cui domina l'intera insenatura. 

La rocca è oggi una delle maggiori attrattive turistiche di tutta la Costa dei Saraceni, è stata da poco restaurata e per questo motivo ha acquisito un nuovo lustro ed importanza turistica: tant’è che la suggestiva posizione, le origini antiche, la bellezza delle fattezze hanno fatto sì che la regione Calabria la adottasse ultimamente come simbolo del turismo dell'intera Regione.

 

L'artigianato del vetro ha attecchito in queste zone solo a partire dagli anni settanta del secolo scorso; oggi degli esperti artigiani del vetro soffiato producono delle vere opere d'arte preziosamente luminosi e scintillanti.

Nel corso della visita gli ospiti avranno la possibilità di sperimentare visivamente questa arte per certi versi magica, si potrà infatti assistere al momento clou: la fase in cui un incandescente pezzo di vetro prende la forma di delicati ed eleganti oggetti.

Le Valli Cupe sono una zona di enorme importanza paesaggistica e naturalistica della Presila catanzarese, non distanti dalla costa Jonica calabrese, l'ambiente è caratterizzato dalla presenza di percorsi nella natura, di alberi ultracentenari, di rare specie botaniche e antichi monoliti.

La visita guidata si incentrerà sul salto di 22 metri della Cascata Campanaro, l'area circostante è incontaminata, dalla scenografia naturale incantevole, resa ancor più bella da una insolita colorazione della roccia e dalla presenza di vegetazione esotica molto rara, che fanno sembrare il luogo un angolo di foresta equatoriale.

Dopodiché si prosegue a piedi verso le Gole e le rapide del Crocchio che corrono verso il mare attraversando castagneti secolari, appezzamenti di terreno disposti a terrazze e contenuti da un complesso ma efficace sistema di muretti costruiti con la tecnica dell'incastro della pietra a secco.

Lungo il tragitto, il fragore delle acque del fiume che scorre si fa sempre più forte, poi si scorgono sotto i pendii rocciosi le suggestive e belle gole del Crocchio.